Filo, Punto e Respiro: L’Uncinetto che Rilassa la Mente

Quando i punti diventano respiro
Da quando ho iniziato a lavorare all’uncinetto, non ho più visto solo gomitoli e ferri: ho scoperto un piccolo spazio di pace personale, un angolo di silenzio che si apre a ogni punto.
L’uncinetto, infatti, non è soltanto un’arte manuale che ci permette di creare coperte, sciarpe o decorazioni per la casa: è anche un vero e proprio strumento di mindfulness, una pratica che ci invita a vivere nel qui e ora, con attenzione e gentilezza.
Il ritmo che calma la mente
Il gesto ripetitivo dell’uncinetto ha qualcosa di quasi ipnotico.
Entrare e uscire dal filo, avvolgere il filo sull’uncinetto, tirarlo fuori: tutto si ripete con una regolarità che ricorda il ritmo del respiro.
Personalmente, quando mi sento agitata o quando la mente corre troppo veloce, mi basta riprendere in mano il lavoro e lasciare che siano i movimenti delle mani a rallentarmi. È come se il filo mi aiutasse a sciogliere anche i pensieri più aggrovigliati.
Non è raro, in quei momenti, sentire un senso di leggerezza che si diffonde nel corpo. La tensione nelle spalle si allenta, il battito rallenta, e per qualche minuto sembra che tutto il resto del mondo possa attendere.
Questo è uno dei motivi per cui, nei miei pomeriggi più frenetici, mi concedo sempre almeno un’ora di uncinetto: diventa un piccolo rituale di cura di me stessa.
Entrare nel "flow"
Capita spesso che, dopo qualche minuto di uncinetto, perda completamente la cognizione del tempo. Questo stato, che gli psicologi chiamano flow, è una condizione in cui la nostra attenzione è completamente immersa nell’attività.
Non ci sono più distrazioni né rumori mentali, solo io, il filo e l’uncinetto. È una sensazione incredibilmente liberatoria: l’ansia lascia spazio a una calma vigile, e alla fine ci si ritrova non solo con un pezzo di lavoro finito, ma anche con una mente più leggera.
Un punto alla volta, come un respiro consapevole
C’è un aspetto che amo particolarmente: l’uncinetto mi insegna a procedere un punto alla volta....
Non posso fare una coperta tutta insieme, ma solo un giro dopo l’altro.
È una lezione preziosa: ricordarmi che nella vita, come nell’uncinetto, posso procedere passo dopo passo, senza fretta. Ogni punto conta, anche se ancora non vedo il risultato finale.
Anche i progetti più semplici, come un granny square o un piccolo fiore, possono diventare esercizi di pazienza e presenza. Ogni punto diventa un piccolo ancoraggio al momento presente, un modo per dire: “Sono qui, sono attenta, sono viva”.
Il potere dei colori e delle texture
Un altro aspetto che rende l’uncinetto così terapeutico è la possibilità di scegliere colori e materiali.
Il semplice atto di accarezzare il filo, di sentire la morbidezza della lana o la consistenza del cotone, stimola i sensi e aiuta a radicarsi nel presente. Personalmente, amo alternare colori caldi e freddi nei miei lavori: vedere il pattern prendere forma, osservare le sfumature che si intrecciano, è un piccolo momento di gioia quotidiana.
La soddisfazione del creare
Non dimentichiamo poi il potere del “fare con le mani”. Al termine di un progetto – che sia un semplice granny square o un capo elaborato – arriva quella piccola ondata di orgoglio e gratitudine: ho trasformato un filo in qualcosa di unico e tangibile. Questo senso di realizzazione ha un impatto positivo sull’autostima e sull’umore, rafforzando la connessione tra benessere mentale e creatività.
Ho ancora vivo il ricordo della prima coperta interamente fatta a mano: giorni di lavoro e concentrazione, e alla fine la soddisfazione di ammirare il risultato, consapevole che ogni punto raccontava una piccola parte del mio tempo, delle mie emozioni e della mia pazienza.
Consigli pratici per trasformare l’uncinetto in mindfulness
- Scegli un progetto semplice: Per iniziare, meglio un modello ripetitivo, come un quadrato o una striscia, in modo da non dover pensare continuamente alle istruzioni. Questo ti permette di concentrarti sul gesto stesso del lavorare.
- Respira con il filo: Ogni punto può diventare un piccolo respiro consapevole. Inspira mentre inserisci l’uncinetto nel punto, espira mentre chiudi la maglia. Il ritmo respiratorio e quello dell’uncinetto si sincronizzano, creando calma.
- Osserva i tuoi sensi: Nota il colore, la texture e il peso del filo. Ascolta il suono del filo che scivola, il tocco morbido tra le dita. Questo aiuta a riportare la mente al presente.
- Dedica un tempo fisso: Anche 10-15 minuti al giorno di uncinetto consapevole possono fare la differenza. Trova un angolo tranquillo, siediti comodo e lascia che il lavoro diventi una piccola pausa di meditazione.
- Accogli le emozioni: Se la mente si distrae o arrivano pensieri negativi, non giudicare. Riporta gentilmente l’attenzione al filo e all’uncinetto. Ogni punto può diventare un piccolo esercizio di gentilezza verso se stessi.
Un invito a provare
Se non avete mai sperimentato l’uncinetto come pratica di mindfulness, vi invito a farlo. Non serve iniziare da progetti complessi: un semplice quadrato all’uncinetto, ripetendo sempre lo stesso punto, può diventare una meditazione attiva. Sedetevi comodi, respirate, prendete in mano l’uncinetto e lasciate che siano le mani a guidarvi.
Io, ogni volta che intreccio un nuovo punto, sento che sto anche ricucendo un po’ di equilibrio dentro di me. L’uncinetto mi ha insegnato che prendersi cura di sé non significa sempre fare grandi gesti: a volte basta un filo, un uncinetto e la pazienza di seguire il ritmo delle proprie mani.